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L'Auditel d ragione a Lucignolo, share al di sopra della media di rete

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Fonte: Italia Oggi

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Televisione

LucignoloLa trasmissione, anche nella nuova versione targata Videonews, non è di quelle che faranno la storia della tv. La critica, però, aspettava Lucignolo, al via lo scorso 2 giugno su Italia Uno, col fucile spianato. Ma i dati Auditel, ancora una volta, hanno dato ragione al direttore del canale Mediaset, Luca Tiraboschi, secondo cui «sarebbe insano mollare un brand come questo».

L'ultima puntata di Lucignolo, andata in onda il 28 luglio, ha fatto il 12,5% di share su una rete che, nelle scorse settimane, ha avuto una media del 9% in prime time. E nei due mesi estivi il programma delle feste e del mojito, dove basta guardare e mettere in stand by il cervello, ha mantenuto sempre medie tra il 10,5% e il 12%. Unica scivolata, nella puntata del 21 luglio, in cui si è scesi al 9,8%.

Se un appunto si può fare al programma curato da Claudio Brachino, direttore di Videonews, è il calo dello share nel target più interessante per Lucignolo, quello tra i 15 e i 34 anni.

In base alla elaborazione di Starcom, infatti, si può notare come la discesa sia stata costante dalla prima puntata: si è partiti il 2 giugno con quasi il 20% di share tra i giovani, chiudendo poco sopra il 15%.

Non regge, comunque, l'analisi di Aldo Grasso sul Corriere della Sera del 28 luglio, secondo cui il successo di Rai Due nelle ultime settimane sarebbe imputabile al fatto che «il pubblico inizia a stufarsi del trash senza freni, vedi Lucignolo». Che Lucignolo sia trash non lo mette in dubbio nessuno. Ma che argomenti come «il gossip da spiaggia», «i locali di tendenza», «i bagni dei vip», «le lezioni di seduzione del cumenda», e bei corpi sapientemente esposti abbiano stancato, questo no. I dati Auditel sono lì a dimostrarlo.

E se ci fosse bisogno di una ulteriore conferma, ecco il nuovo programma di informazione di Studio Aperto, Tutto in una notte. Si ricorderà che il direttore del tg di Italia Uno, Giorgio Mule, appena insediatosi, aveva chiesto di non avere la responsabilità di Lucignolo, prodotto che sentiva lontano da sé. Il 28 luglio, tuttavia, è partita in seconda serata una nuova serie di Tutto in una notte, quattro puntate che racconteranno la notte «senza filtri, partendo da fatti di cronaca».

Per non sbagliare, e non spiazzare troppo il pubblico di Lucignolo che era rimasto su Italia Uno dopo le 23, ecco che Mule manda inviati a Lloret de Mar, in Spagna (dove è morta Federica Squarise), e poi a Londra (in cui diverse risse sono degenerate in accoltellamenti) e in Veneto (sono passati pochi giorni dalla scomparsa di Nicole, uccisa dall' ecstasy). In video, tanti giovani, tante feste, tanti cocktail, musica a palla, etilometri, pullman affittati per andare in discoteca, ragazze che vomitano, vuoto cosmico di una generazione. E cronaca, certo. Si chiama Tutto in una notte. Però somiglia a Lucignolo. O no?

Claudio Plazzotta
per "Italia Oggi"
(30/07/08)

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