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7° Forum Europeo sulla Tv Digitale: rileggi la diretta scritta su Digital-Sat.it

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Fonte: Digital-Sat (original)

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Digitale Terrestre
Venerdì 11 giugno a Lucca è andato in scena il Forum Europeo sulla Televisione Digitale, organizzato da Andrea Michelozzi e l'associazione "Comunicare Digitale". Anche quest'anno Digital-Sat è presente con il nostro inviato Simone Rossi che ha seguito da vicino i lavori, come già accaduto lo scorso anno, fornendoci aggiornamenti in diretta dall'Auditorium San Romano della cittadina toscana. Quella che segue è appunto la diretta scritta realizzata venerdì.

In attesa dell'inizio della conferenza, previsto per le ore 09.30, vi mostriamo il programma dell'evento, a cui parteciperanno tra gli altri anche molte personalità conosciute, come il presidente di DGTVi Andrea Ambrogetti, quello di Tivù Luca Balestrieri, senza dimenticare le autorità come il commissario Agcom Stefano Mannoni e il viceministro Paolo Romani.

 


 
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Vi diamo appuntamento quindi alle 09.30 circa per l'inizio dei lavori e degli aggiornamenti in diretta che ci giungeranno da Lucca.
 
Ore 09.46 - Tra qualche minuto ci collegheremo con Simone Rossi a Lucca per seguire il Forum Europeo sulla Tv Digitale. Tra gli incontri cui presteremo maggiore attenzione ci saranno quello di Tivù con la presenza del suo presidente e del suo responsabile marketing, e quello riguardante il "modello italiano di tv digitale".
 
Ore 10.00 - I lavori non sono ancora iniziati per colpa del 'fisiologico' ritardo mattutino. Non appena lo saranno vi aggiorneremo. Intanto potete commentare e dire la vostra anche sul nostro Digital-Forum, nell'apposita discussione dedicata al Forum Europeo.
 
Ore 10.04 - Ha preso la parola il sindaco di Lucca per ringraziare l'organizzazione e per porgere il saluto dell'amministrazione locale ai presenti. A Lucca avrà sede l'Osservatorio Europeo sulla Tv Digitale che avrà l'obiettivo di proporre novità e contributi ai broadcaster non solo europei ma anche di tutto il mondo, a partire dal Sudamerica.
 
Ore 10.10 - Inizia adesso il primo "panel" del giorno dal titolo "Le evoluzioni del digitale" a partire dalla tv. Per dare il via c'è Simone Bonannini di Interoute, azienda "signora del cavo", che trasporta bit a prescindere dal suo contenuto più o meno televisivo. Ne approfitta per lanciare una provocazione legata al problema della banda larga, dicendo che oggi c'è questa volontà di creare questa nuova rete ma ponendo la domanda agli operatori sulla priorità dei "mezzi di trasporto" tra etere, larga banda o altro. «Siamo sicuri che il digitale terrestre sia la soluzione? O è solo il primo passo per la produzione e la diffusione dei contenuti in tecnica digitale per una loro maggiore propagazione?», si chiede Bonannini.
 
Ore 10.15 - Il breve giro di interventi passa ora a Marco Gaeta (Alcatel) che vede due mondi che hanno difficoltà a parlarsi, tra quello dei contenuti e quello di chi trasporta. «Da qui ad un anno, tolto il digitale terrestre, non è cambiato nulla», dice Gaeta. Oggi il pubblico vuole più contenuti digitali interattivi e avremmo tutte le componenti per far girare il business model, ma se le parti non si parlano... la cosa si fa più difficile.
 
Ore 10.21 - Ora parla Roberto Dini (Sisvel) che punta sulla differenza tra broadcasting e broadbanding. Invita anche ad evitare di sprecare banda come si fa oggi evitando di sprecare energia, lasciando i due modelli entrambi attivi e non in sostituzione. Dopo un intervento dal pubblico, riprende la parola Bonannini che riprende il concetto di "risorsa scarsa" come le frequenze, auspicando l'utilizzo dell'etere per un tipo di servizi che non ne possono fare altrimenti, come la telefonia mobile, mentre il resto può spostarsi sulla rete.
 
Ore 10.26 - A parlare è adesso Cristiano Benzi (HD Forum Italia), che si augura che la banda larga non soppianti il broadcast, affinché sia un nuovo modo di usufruire il mezzo televisivo secondo nuove richieste, come quello che fanno già La7.tv o Video Mediaset. Si unisce alla discussione anche Luigi Ardito (Qualcomm) per rispondere anche lui alle provocazioni emerse.
 
Ore 10.33 - Dopo alcuni problemi tecnici sul collegamento audio, riprendiamo gli aggiornamenti con Cristiano Benzi che fa il punto sul fronte dell'HD: Sky ha annunciato trenta canali entro l'anno, Europa 7 ha presentato la sua offerta basata sull'Alta Definizione mentre aspettiamo che anche Rai e Mediaset puntino decisi sull'HD. Da parte nostra abbiamo sempre inteso l'HD come un valore aggiunto ottenibile dietro pagamento da parte dell'utente. Viene citato anche il caso del 3D, sempre più presente oggi con la partenza dei Mondiali di calcio in Sudafrica.
 
Ore 10.38 - Corrado Rocca (Pirelli) ritorna sulle reti di ultima generazioni, NGN, citando qualche esempio europeo di eccellenza in questo campo. Ancora Simone Bonannini, che precisa che realizzare una rete "neutrale" ad alta banda sarebbe molto remunerativo. Ma la rete deve essere neutrale, ovvero soggetto unico che offre la stessa risorsa alle stesse condizioni. I soldi non sono un problema, perciò basterebbe un po' più di coordinazione.. ma la questione purtroppo non è così semplice.
 
Ore 10.43 - La parte finale di questo dibattito riguarda le condizioni economiche delle aziende presenti, prima di un paio di slide preparate dall'ing. Dini (Sisvel) che precisa che il problema della banda larga sono gli investimenti ingenti, a differenza di quanto permetterebbe il DVB-T2 che la BBC ha applicato cambiando solo un encoder senza toccare una torre.
 
Ore 10.48 - Le slide riguardano lo stato attuale del 3D, propedeutico per presentare un nuovo standard proposto da Sisvel per ridurre le necessità tecnica di encoder dal 2D Full HD al 3D, tenendo conto delle esigenze degli operatori e dei clienti. La spiegazione necessita di alcune dimostrazioni visive per essere comprese, che avendo a disposizione il solo collegamento audio per ovvi motivi si perde.
 
Ore 10.56 - Dopo alcune domande dal pubblico e uno scambio di opinioni con i relatori, la sessione si chiude con un po' di ritardo, non prima che il moderatore Andrea Michelozzi conceda l'ultima parola a Corrado Rocca (Pirelli), che precisa ancora una volta quali sono le priorità cui puntare, come le necessità degli utenti o la facilità di utilizzo tecnologica, e Marco Gaeta (Alcatel) che aggiunge il fattore di non invasività della tecnologia nelle case degli italiani.
 
Ore 11.00 -
Breve intervento alla rappresentante di The Blog Tv, che coniuga già oggi i contenuti alla tecnologia. Segue, come da programma, l'intervento di Matteo Cascinari di mediajobs.it, che - esagerando - afferma che la televisione così come l'abbiamo conosciuta è finita. Sul fronte lavorativo, l'esplosione dell'online che oggi occupa più del 12% delle richieste di lavoro. La tv però rimane ancora richiestissima, al cui interno le produzioni produttive e le figure di integrazione tv/web sono tra le più ricercate.
 
Ore 11.05 - Ha inizio il secondo panel, con l'avv. Ernesto Apa e l'on. Deborah Bergamini. La prima domanda di Michelozzi riguarda la questione LCN, su cui vengono forniti gli ultimi aggiornamenti: l'Autorità ha preso più tempo per decidere a chi assegnare le posizioni 8 e 9. Il nodo centrale è legato alla definizione di "abitudini di consumatori", su cui è stato avviata una ricerca per capire quale è l'orientamento generale da parte del pubblico.
 
Ore 11.09 -
Le posizioni 10-19 dovrebbero andare alle locali e poi altre 70 posizioni alle altre emittenti secondo criteri tematici. L'Autorità avrebbe proposto la modifica dell'ordine di queste aree tematiche. Gli operatori si porranno il problema dell'area tematica entro cui venire collocati, che potrebbero pregiudicare il loro corretto posizionamento. L'altra questione è che tutti vorrebbero stare nei primi 100 posti.
 
Ore 11.13 -
L'on. Bergamini parla del decreto Romani, cui lei è stata relatrice, modificato al termine del lavoro parlamentare da 32 correzioni, una delle quali ha interessato le sorti delle emittenti locali che stanno pagando il pegno della convergenza e del lavoro di un operatore come Sky, specie sul fronte del settore pubblicitario, riuscendo a garantire un po' di ossigeno alle tv locali. La deputata elogia il testo approvato, che ha attribuito pari importanza sia ai contenuti che alla tecnologia, senza dimenticare l'attenzione ai minori.
 
Ore 11.15 -
Viene toccato il tema riguardante l'eventuale approdo di Sky sul digitale terrestre: l'avv. Apa parla di situazione bloccata, senza particolari novità, in attesa che la Commissione sciolga le riserve sulla sua decisione. Altro tema è quello dei nuovi entranti: il Ministero sarebbe subissato da richieste di autorizzazioni per trasmettere in tecnica Dtt, specie ora alla vigilia di uno switch-off importante come quello di settembre.
 
Ore 11.18 - L'on. Bergamini enuncia i temi più importanti su cui prestare attenzione, come l'attenzione ai minori, un chiarimento sulla situazione pubblicitaria con l'introduzione del product placement, superendo le polemiche delle opposizioni sulle finalità del decreto Romani. Tornando sul tema della rete, la Bergamini precisa il perché della DIA (Dichiarazione Inizio Attività, ndr) per chi trasmette in rete, rifiutando ogni ipotesi di censura o bavaglio.
 
Ore 11.20 - Si chiude anche il secondo panel. E' quasi il momento di Tivù, rappresentato dal solo David Bogi, perché Balestrieri è stato trattenuto a Roma.
 
Ore 11.25 - I risultati di Tivù sono importanti, dopo un anno intenso per Tivù srl, ma molto positivi. Prima di fornire i dati, Bogi riepiloga la duplice finalità di Tivù per gli operatori e per gli utenti, in particolare per questi ultimi parlando di Tivù Sat. Le ragioni del successo - secondo Bogi - sono il metodo di lavoro applicato in maniera molto positiva: è da molti anni che si parla di tv digitale, ma quando si è fatto un vero cambio di passo? Nel momento in cui si è fatto sistema. Quando gli attori del mercato si sono messi insieme per coordinare, insieme all'autorità pubblica, questa grande fase di passaggio. E Tivù rientra in questa logica. E' uno degli attori che hanno fatto tanto per far sì che il passaggio al Dtt fosse coordinato tra gli operatori, così come Dgtvi, condividendo la pianificazione dei lavori.
 
Ore 11.29 - Bogi approfondisce il discorso di TivùSat, giunto alla quota di 340mila utenze attive dopo quasi un anno dalla nascita. Oltre 900mila smart card ordinate dai produttori di decoder. Gli operatori e gli editori sono saliti a bordo ampliando l'offerta a quasi 50 canali, che ripropone tutta l'offerta digitale terrestre, salvo qualche piccola mancanza. Segue l'elenco dei canali gratuiti ricevibili e inclusi nella numerazione TivùSat. Il trend di TivùSat è quasi più positivo di altre esperienze omologhe, come FreeSat, che aveva gli stessi dati al termine del primo anno di attività.
 
Ore 11.36 - Viene anticipato l'intervento di Andrea Ambrogetti che, un mese dopo la Conferenza DGTVi di Milano, enuncia alcuni dati sulla tv digitale in termini di copertura, di ascolti (40% sulla nuova tv in tecnica digitale) e sulla vendita di ricevitori, dato sempre in crescita. L'intervento ripropone alcuni temi già trattati al Teatro Dal Verme, come il piano nazionale delle frequenze di recente approvato e il dividendo digitale esterno. Si aprirà il tema presto della standard T2 e sarà quasi un nuovo switch off, cambiando decoder e frequenze. Potremmo pensare di essere arrivati, dopo il passaggio della Lombardia, ma l'ingresso della televisione nel digitale non finisce con lo switch off. E' un processo molto più lungo e complicato su cui si aprono nuove prospettive, come quella legata alla televisioni locali, che devono decidere cosa fare "da grandi": non è l'occupazione totale dello specchio e delle frequenze la mossa giusta, ma decidere se investire sui contenuti anziché essere immersi nel marasma delle nuove reti digitali. Altro problema è quello della LCN, su cui stiamo facendo un cattivo servizio agli utenti, perché la confusione alla vigilia degli switch è un fattore negativo per tutti. Alla fine l'utente sopravvive, pur tirando qualche maledizione, ma non è il sistema ideale: l'Autorità ha deciso opportunamente di fare un'indagine per conoscere le abitudini degli utenti, per poter permettere al Ministero di attribuire le posizioni.
 
Ore 11.40 -
In conclusione, altro tema centrale è quello dei servizi: grazie allo sforzo fatto in questi anni, a differenza di tutta l'Europa, abbiamo un parco decoder per lo più "intelligenti" (leggi MHP, ndr) che è un delitto non utilizzarli. Se abbiamo già investito sulle offerte e lo vediamo da quella della Rai in 13 canali, il fatto di utilizzare appieno la tv digitale con i servizi interattivi è il terzo punto su cui lavorare. Ambrogetti chiude l'intervento sull'anticipo dello switch off al 2011, su cui il viceministro Romani ha già fatto partire le lettere per le amministrazioni regionali, dopo l'invito fatto alla Conferenza DGTVi. In particolare la Toscana rimarrebbe in mezzo alla Lombardia e il Lazio rischia di trovarsi in mezzo a tante interferenze e l'auspicio è che il prossimo anno, al prossimo Forum, avremo Lucca già digitale.
Terminata la prima parte del Forum, vi diamo appuntamento a tra circa 20 minuti.
 
Ore 12.13 - Si riprende con i lavori del Forum Europeo della Tv Digitale. Adesso il panel internazionale che si svolgerà in "multi-lingua". Per questo motivo e per la non eccelsa qualità del collegamento audio, cercheremo di comunicarvi i principali temi che emergeranno, salvo eventualmente approfondire in seguito il dibattito.
 
Ore 12.19 - Dopo i saluti e le presentazioni dei partecipanti, Andrea Michelozzi cede per primo la parola a Brendan Slamin (Digital Tv Group - Uk) che spiega lo scopo della sua organizzazione e descrive sinteticamente il mercato televisivo digitale inglese, a partire dall'apripista BSkyb e fino alle ultime frontiere dell'Alta Definizione in DVB-T2 e del 3D.
 
Ore 12.25 - E' il momento ora di Josè Antonio Quintela (Oficina Nacional Tdt - Espana) che chiarisce anche lui il ruolo dell'Ufficio Nazionale Tdt cui lui appartiene, specificando la tendenza della tv digitale spagnola verso lo standard orizzontale, collegando la tv al web e viceversa. Non manca la domanda del moderatore sul passaggio al digitale terrestre, completato qualche mese fa, cui il relatore spagnolo risponde includendo anche qualche paragone con il sistema italiano.
 
Ore 12.35 -
Mentre prende la parola Tanja Kersevan Smokvina (Apek - Slovenia) il nostro segnale audio è sensibilmente peggiorato e ci ha impedito di sentire quando sarebbe previsto il passaggio al digitale in Slovenia, che dovrebbe essere fissato tra il settembre e il dicembre di quest'anno.
 
Ore 12.45 - Il nostro segnale audio è al momento indisponibile per problemi alla rete telefonica e internet, nel momento in cui il turno è adesso quello di Mauricio Samudio Lizcano (Comision Nacional de Television - Colombia). Di questo e degli altri interventi vi daremo conto approfondito in seguito grazie al lavoro del nostro inviato in sala.
 
Ore 12.56 - In attesa di ripristinare e perfezionare il collegamento audio in tempo per l'ultimo panel, vi proponiamo un'immagine dall'Auditorium San Romano di Lucca.
 

 
Ore 13.00 - Eccoci pronti per l'ultimo incontro del giorno, dal titolo "Il modello italiano della tv digitale". Ad iniziare la discussione è Marco Pellegrinato (Hd Forum) che approfondisce il tema della piattaforma aperta, interattiva e interoperabile, a partire dalla diffusione degli apparati tecnici digitali grazie al lavoro del DGTVi e dei suoi bollini. La nascita di Hd Forum Italia nacquedunque per lavorare con le piattaforme per promuovere lo standard ad Alta Definizione, grazie anche alla redazione dell'Hd Book, in collaborazione con DGTVi. E oggi, grazie alla partnership con Tivù, c'è anche l'interoperabilità con questa piattaforma. Il futuro guarda al broadband, all'Over-The-Top e alla connettività always on, verso cui tutti - e anche Hd Forum - guarda con interesse. Da questo è nato il bollino Gold per gli apparati capaci di veicolare questa ennesima interoperabilità.
 
Ore 13.07 - Adesso è il turno di Sebastiano Trigila (Fondazione Ugo Bordoni) che elogia la vista lunga della sua associazione nel vedere l'integrazione interattiva a partire dai decoder MHP. Sulle altre questioni tecniche, viene spiegata la scelta del passaggio dal modello MNF a quello SFN, importante per mettere ordine nell'uso dello spettro televisivo in Italia. E il merito della Fondazione Bordoni è quello di aver promosso l'adozione dell'SFN, che ci ha consentito di partecipare alle riunioni di coordinamento internazionale. Trigila ricorda anche il bollino grigio, nato per gli zapper su indicazione della Fondazione Bordoni. Le prossime mosse saranno quelle relative al passaggio al DVB-T2, della diffusione del segnale HD, del dividendo digitale.
 
Ore 13.14 - Andrea Mattei (Class Editori) parla delle novità inerenti la loro offerta. In primis il restyling del canale Class News, nato da un accordo esclusivo con The Weather Channel (comprese le sue docu-fiction sul meteo) e MSNBC (joint venture tra Microsoft e NBC Universal). Il passaggio sarà graduale a partire dall'inizio di giugno per un passaggio completo a ridosso dello switch-off lombardo. Sul satellite c'è anche Horse Tv al 221 di Sky e in chiaro su Hotbird, lanciato da un paio di settimane. Tra i fattori motivo di questa scelta c'è la volontà di esserci in maniera originale (stiamo anche incubando altri progetti per nuovi canali) e quella legata al mercato pubblicitario per avere la forza di trattare con gli investitori. La tv è ancora centrale, anche se il digitale frammenta le quote di mercato. Per esserci però ci vuole un'offerta competitiva e noi vogliamo esserci.
 
Ore 13.19 - La parola passa ora a Giampaolo Rossi (RaiNet) che consiglia a tutti di passare dalle discussioni sulla tecnologia e quella sui contenuti. In particolare per la parte che gli compete, la crescita del web Rai si è andata radicando nel corso degli ultimi 5 anni. Dopo la BBC, la Rai ha l'offerta web più ricca d'Europa, con tutti i canali in simulcast più 15 canali prodotti appositamente per Rai.tv. Nei primi 5 mesi di quest'anno abbiamo aumentato il budget. L'evoluzione che andiamo studiando è quella americana: lì il consumo della tv online si è triplicato negli ultimi due anni, con in particolare la traslazione dei programmi televisivi sul web (22% del consumo internet degli americani). La tv sul web funziona ed è strumento di grandissima espansione. Negli USA funziona un modello, quello messo in piedi da Hulu, che unisce la tecnologia ad una ricca offerta di contenuti, in questo caso la Fox, la NBC e ABC. La crescita di Hulu nell'ultimo anno è del 100% e il fatturato è simile a quello di Youtube, che però ha molti più utenti. Una cosa del genere potrebbe benissimo essere importata in Italia, mettendo in relazione i grandi editori e gestori dei contenuti e il pubblico apparso decisamente interessato a questi esperimenti.
 
Ore 13.26 - Andrea Michelozzi chiude (in orario) anche questo panel, lasciando così la parola per le conclusioni al commissario Agcom Stefano Mannoni. Prima di lui un breve intervento di Andrea Pia, di WPP.
 
Ore 13.30 - Come sempre accade, sul più bello cade la linea telefonica e non riusciamo a raccontarvi quanto ha da dire il commissario Mannoni. Speriamo di poter ripristinare il collegamento il più presto possibile.
 
Ore 13.35 - Dopo aver perso i primi 5 minuti, riprendiamo la cronaca con Mannoni che parla della calda questione della LCN. Un'altra cosa che sarà presto varata è il Sistema Integrato delle Comunicazioni (il vecchio SIC della legge Gasparri, ndr). Cercheremo di aggiornarvi in seguito su quanto non siamo riusciti a seguire in diretta.
 
Ore 13.43 - Una domanda dal pubblico pone come termine di paragone la LCN messa in atto da Sky, che pur avendo avuto impatto "autoritario" sulle emittenti per le loro posizioni, ha funzionato nella logica dei consumatori. Il commissario risponde dicendo di non essere d'accordo, perché Sky essendo una piattaforma proprietaria decidendo lui cosa andrà bene per tutti. Il confronto è incongruente per come sono costruite le due piattaforme. Secondo la ricerca propedeutica per il SIC, l'utente satellitare è completamente diverso da quello digitale terrestre: il primo è quello più giovane e istruito, il secondo più anziano e meno alfabetizzato sul piano tecnologico. La legge ci impone di favorire la facilità d'uso, non usando dunque i tre numeri perché sarebbero ostacolo per la 'vecchietta'. Sarebbe la soluzione per risolvere il problema di richiesta ai canali 8 e 9, ma sarebbe un comportantemento da scaricabile peraltro non consentito dalla legge. Altra questione è il fatto che non ci sono 100 canali da allocare: a Roma su 100 solo la metà è occupata. L'esigenza è quella di semplificare la vita dei cittadini e non di dare riconoscimento alle singole emittenti.
 
Ore 13.48 - In chiusura dell'evento, Andrea Michelozzi ringrazia tutto lo staff organizzativo e precisa i dettagli sulla nascita dell'Osservatorio Digitale Europeo, già menzionato dal sindaco di Lucca in apertura di giornata. Seguono altri ringraziamenti di rito per tutti i convenuti e l'appuntamento è non solo all'anno prossimo ma anche al successivo evento sulla tv europea che si terrà a Lucca dopo l'estate.
 
Ore 14.00 -
Nei minuti di black-out durante l'intervento di Mannoni, il commissario Agcom avrebbe annunciato la pubblicazione la prossima settimana dei dettagli relativi al Piano Nazionale delle Frequenze, recenemente approvato proprio dalla sua Autorità.
 

 
Da parte mia, Giorgio Scorsone, e del nostro inviato a Lucca, Simone Rossi, che ci ha permesso di fornirvi aggiornamenti in diretta dal Forum Europeo della Tv Digitale.
Nei prossimi giorni dovremmo essere in grado di mostrarvi anche qualche video con gli interventi salienti della giornata lucchese.
 

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