Dal 18 maggio - data dello switch over (il passaggio di Raidue e Retequattro sul digitale terrestre) in Lombardia, Piemonte orientale, Parma e Piacenza - cambiano dopo dieci anni i loghi dei canali, che negli anni si erano diversificati. Il simbolo diventa un rettangolo diviso in due quadrati, il primo con la scritta Rai - alla quale si alternerà per brevi momenti la farfalla - e il secondo con il nome del canale.
Lâofferta sarà poi articolata in tredici canali: accanto a Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 4, Rai News, Rai Storia, Rai Sport 1, ecco Rai Movie (erede di Raisat Cinema), Rai Yoyo (già Raisat Yoyo, per i bimbi in età prescolare), Rai Gulp (per i ragazzi), Rai Sport 2, Rai Hd (al via con i Mondiali) e Rai 5 (il canale dedicato alle culture che sarà realizzato a Milano e, tra documentari, reportage e magazine dovrà di valorizzare anche lâExpo 2015).
âNon è un lifting né unâoperazione di facciataâ, avverte il presidente Paolo Garimberti, che non esita a parlare di âsvolta: siamo davanti alla Rai del futuro. Nei prossimi anni la situazione aziendale non sarà delle più rosee: ci saranno probabilmente momenti difficili, ne discuteremo in cda. Ma non dobbiamo scoraggiarci, anzi dobbiamo credere sempre di più nel futuroâ. Di qui la necessità di una âspinta propulsiva che dia sempre più legittimazione e credibilità alla Rai: la nuova offerta di 13 canali ne rappresenta un momento fondamentaleâ.
Allâinsegna dellââorgoglio aziendaleâ anche lâintervento del direttore generale Mauro Masi: âEâ vero che lâazienda ha di fronte a sé momenti difficili, ma ha tutti gli strumenti per affrontarli e risoverli con le proprie risorse. Oggi lanciamo la più grande offerta free in Europa. Il digitale è una scommessa vinta, che non ha eroso la forza dellâofferta tradizionale, visto che questâanno abbiamo vinto tutte le sfide degli ascolti. La Rai come servizio pubblico è in regola ed è più forte di prima, pronta a uscire rafforzata dalla competizione tra le piattaforme e allâinterno della singola piattaformaâ.
Il restyling grafico, sottolinea il vicedirettore generale Antonio Marano, âserve a lanciare il marchio che deve identificare la famiglia Rai, ma centrale è il contenuto che deve a sua volta identificare il singolo canale. Contenuto che andremo a valorizzare anche sul web e sulla telefonia mobileâ.
Gli sforzi per ridisegnare lâofferta hanno già premiato la Rai: âNelle aree all digital - spiega il vicedirettore generale Giancarlo Leone - i canali specializzati Rai hanno raggiunto il 7% di ascolto e il 65% di questa quota è raccolto dai canali di Rai Sat, a smentire le polemiche legate al mancato rinnovo del contratto con Sky. Inoltre nei primi quattro mesi del 2010 nelle aree già digitalizzate la Rai viaggia su una media del 44% nelle 24 ore e del 46% in prime time. Abbiamo contenuto il calo legato alla moltiplicazione dellâofferta e i canali tematici hanno portato valore aggiunto: i nostri diretti competitor, invece, sia in chiaro sia a pagamento, sono calatiâ.
Per il futuro, ânon si esclude affatto di poter predisporre unâofferta a pagamento - spiega Leone - ma la decisione deve essere presa e ratificata in sede di approvazione del nuovo piano industriale da parte del cdaâ.
Per Roma-Inter del 5 maggio si sperimenterà la trasmissione in 3D, mentre le partite dei Mondiali, nelle aree all digital e in Lombardia, andranno in onda in HD sul canale 501, ovvero Rai 1 HD che diventerà poi Rai HD e ospiterà sport, film e fiction, tutti in alta definizione.