Sky Italia potrebbe chiudere gia' oggi un accordo con Wind che prevede per quest'ultima la possibilita' di trasmettere tutti i canali dell'operatore satellitare del gruppo News Corp sulla sua piattaforma Infostrada.
Lo scrive oggi MF, ricordando che un simile accordo era stato negoziato da Rupert Murdoch e Marco Tronchetti Provera un anno fa. L'intesa prevede non solo i contenuti a pagamento, ma tutti e 74 i canali tematici del pacchetto mondo, i nove canali di cinema e quelli sportivi.
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Ecco l'articolo di Andrea Bassi pubblicato questa mattina su MF:
L'accordo che Marco Tronchetti Provera avrebbe voluto chiudere con Rupert Murdoch già un anno fa nei mari della Grecia, sarà firmato con tutta probabilità domani. Ma oggi la società del magnate australiano, secondo quanto risulta a MF, potrebbe chiudere un accordo praticamente fotocopia, con uno dei concorrenti di Telecom Italia: Wind.
Sky e la società controllata da Naguib Sawiris sarebbero ormai vicine alla firma (che potrebbe essere ufficializzata oggi), di un accordo che prevede la possibilità per Wind (che nella banda larga opera attraverso la controllata Infostrada), di un accordo che permetterà a quest'ultima di trasmettere tutti i canali dell'operatore satellitare sulle sue piattaforme. Wind del resto, sta lavorando da tempo al lancio in grande stile della sua Iptv, già distribuita in via sperimentale, grazie a un bouquet che l'intesa con Sky arricchirà di contenuti.
L'accordo rappresenta una novità assoluta perché fin qui i programmi di Sky erano disponibili in banda larga per i principali gestori di tic limitatamente all'offerta cosiddetta premium. L'accordo, insomma, prevede non soltanto i contenuti a pagamento, ma tutti e 74 i canali tematici del pacchetto mondo, i nove canali del cinema e quelli dedicati allo sport e al calcio con le partite di serie A.
Intanto continua il dibattito sulla separazione della rete. Ieri il presidente dell'Authority per le telecomunicazioni, Corrado Calabrò, è tornato sull'argomento e si è detto pronto a intervenire purché in casa Telecom torni la stabilità. Per il numero uno dell'Agcom, infatti, la società è «da troppo tempo in una fase di transizione. Il closing per il passaggio di proprietà è fissato per la fine di ottobre. Occorre superare quella fase di incertezza per avere un interlocutore con pieni poteri con cui dialogare», ha spiegato Calabrò alla fine di un suo intervento in un convegno sul futuro delle telecomunicazioni. In sostanza l'idea di Calabro è quella di portare avanti un progetto di separazione funzionale della rete di Telecom Italia. Il presidente dell'autorità infatti è uno dei più convinti sostenitori del rispetto del termine di fine anno per questo processo. Il passaggio proprietario dunque resta lo scoglio da superare per poter tornare a parlare di investimenti e strategie. Dal Brasile, l'Anatel ha fatto sapere che entro la fine del mese di ottobre renderà nota la sua decisione sul dossier Telco, fermo ormai in mano ai commissari dell'Authority sudamericana da diversi mesi.
