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Il primo imperativo del nuovo Piano editoriale della Rai sarà azzerare le rendite di posizione decennali nel palinsesto, eliminare i feudi consolidati nel tempo e riportare creatività sugli schermi e puntualità (si parla di âdurate congrue dei programmi non superiori a due ore in prime timeâ e della âriapertura di spazi di programmazione di seconda serata a partire dalle 23â). Basta poi ai programmi culturali che fanno le ore piccole. Il tutto per arginare lâavanzata di Sky e lâemorragia di giovani (e di maschi) dallâaudience della tv di Stato. Lâetà media dello spettatore Rai è infatti 51 anni (per Mediaset siamo a 45), e non si notano grandi differenze nel posizionamento di RaiUno, RaiDue e RaiTre. Un pubblico che il dg Claudio Cappon di recente ha definito âmediamente anziano e mediamente femminileâ.
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Per lâinformazione è previsto un programma dâapprofondimento in prima serata a cura del Tg1, spazio poi alle âMorning newsâ regionali (30-60 minuti) su RaiTre e via libera allâindividuazione di una sola rete per fascia oraria per i notiziari di mezza sera-notte. Poi, sempre nel nuovo piano editoriale, si parla di ârivalutazione dellâaudience rispetto alla shareâ, di ottimizzare lâofferta di Fiction e Cinema, del recupero della produzione e della progettualità interna, si ipotizza la nascita di una struttura dedita allâintrattenimento, e si invita il management alla ricerca di nuovi talenti (la Rai ha appena riaperto ai concorsi). Un piano che dovrà inoltre combattere la lievitazione dei costi registrata negli ultimi anni, ridurre sprechi e diseconomie e valorizzare asset industriali: âEntro il 2010 â è la speranza di Cappon â speriamo in un forte contenimento dei costi della programmazione, almeno 150 milioni di euroâ. Lâinizio di un processo che ora si concretizzerà in una dozzina di delibere che a cascata ridisegneranno lâintero palinsesto rendendolo più fluido, eliminando i doppioni, diversificando lâofferta e puntando forte sulla riscoperta della mission di servizio pubblico.
Oltre al piano editoriale, il cda ha trovato la quadra anche sul piano industriale. à stato approvato allâunanimità un ordine del giorno che promuove âlâimpostazione di rigore gestionale del piano industriale approvato nella seduta del 24 ottobre scorsoâ e che di fatto accoglie alcuni degli âemendamentiâ proposti dal consigliere Angelo Maria Petroni. Emendamenti che riguarderanno in particolare âi rapporti con altri operatori televisivi, la generazione di ricavi incrementali rispetto alle fonti tradizionali, la valorizzazione dei prodotti Rai su tutte le piattaforme, anche in modalità non gratuiteâ. Il piano industriale riveduto e corretto arriverà presto al settimo piano e verrà sottoposto al cda per il varo finale. Il miracolo della mediazione per Cappon, soprattutto considerando le giornate caldissime di Palazzo. Uno spiraglio di luce per una Rai che per una volta si scrolla di dosso la politica e guardandosi dentro e fuori si rimette a camminare.
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Gianluca Vacchio
per "Il Velino"
per "Il Velino"