Dietro a quello che sarebbe un clamoroso colpo di scena câè un potente network italiano (si sussurra il nome Sky) che non ha affatto gradito lâiniziativa di Comano di diffondere in chiaro il campioÂnato italiano.
Sulla controversa vicenda, abbiamo chiesto chiarimenti al titolare del Dipartimento dello sport della Rtsi, Andreas Wyden, il quale proprio oggi proverà a risolvere la delicata vertenza con lâaltra parte in causa.
Non dovesse essere il caso, lâimportante esperienza si concluderebbe anzitempo e con parecchio rammarico, viÂsto il successo che ha sinora suscitato (vedi Milan- Inter e Cagliari-Milan). Wyden: come stanno le cose?Â
«à importante che il letÂtore conosca un paio di aspetti fondamentali della vicenda. Primo: la Televisione della Svizzera italiana trasmette su frequenze dâonda sulle quali ha diritto di trasmettere. Secondo: il contratto firmato è in piena regola e si basa su norme e conÂvenzioni internazionali. Detto questo, faccio rilevare che quando si sigla un accordo di diffusione per la Svizzera non significa che il segnale finisca dentro i confini nazionali. InÂfatti può andare oltre, grazie ad un diritto sancito dalle norÂme europee».
Come mai allora rischiate di âchiudereâ?Â
«Appena si è saÂputo che avremmo trasmesso il posticipo del massimo campionato italiano, subito alcuni âcoÂlossiâ hanno cominciato ad arÂricciare il naso e a protestare in modo energico. Faccio notare che prima di Milan- Inter non câè stato nessuno che ha reclaÂmato. Poi però sono iniziate le pressioni sulla società che gestiÂsce i diritti del calcio italiano in Europa e dalla quale li abbiaÂmo comperati... Evidentemente la piccola formica Tsi dà fastiÂdio allâelefante...».
A questo punto cosa può succedere?Â
«Non nascondo che la situazione è precipitata. Câè infatti in atto una sorta di muro contro muro. PotrebbeÂro toglierci il segnale e quinÂdi, ahinoi, addio a Roma- InÂter e a tutte le altre partite. Il tutto in barba ad un regolare contratto. Faremo di tutÂto per trovare entro domenica una soluzione soddisfacente. Ripeto: noi abbiamo in mano contratti assolutamente validi, che si fondano su principi interÂnazionali nei quali la Ssr si riÂconosce ».
Se andasse male potreste chiedere i danni?
«Non tocca al sottoscritto decidere â conÂclude il responsabile del DiÂpartimento dello sport della Rtsi â La... palla comunque creÂdo passerebbe nelle mani delÂlâufficio giuridico della nostra azienda. Perché di fronte ad un contratto regolarmente firÂmato e rispettoso delle regole, non si può certo passar sopra impunemente » .
Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda.
Mauro Antonini
per "La Regione Ticino"