I due canali, già disponibili gratuitamente sul digitale terrestre (da Gennaio sul mux TIMB1 di TI Media), rimarranno anche sul DTT ma contemporaneamente sarà possibile seguirli su Sky ai numeri 225 e 226 della piattaforma satellitare a pagamento.
L'annuncio di questo accordo, «ancora in via di definizione», come tiene a sottolineare Bogarelli, è stata l'occasione per un bilancio dei primi cinque anni di vita di Sportitalia, nato - con il patrocinio e il finanziamento di Tarak Ben Ammar - come canale free sull'analogico e primo canale ad aver compiuto il suo personale "switch-over", scegliendo autonomamente la via del digitale terrestre, dove è disponibile già dal 16 maggio 2006.
Gli ultimi cambiamenti all'interno dell'azionariato hanno portato Interactive Group, società di proprietà dello stesso Bogarelli (nella foto), a diventare editore diretto dei due canali Sportitalia, dopo averne curato la produzione sin dalla sua nascita, grazie al noleggio del brand (rimasto in possesso di Ben Ammar). Ma «l'obiettivo - fa sapere Bogarelli - è quello di diventarne co-proprietario alla fine del 2010, se avremo raggiunto tutti i traguardi a cui puntiamo».
Tra questi ampio rilievo assume la raccolta pubblicitaria, curata a partire dal 2007 dallo stesso Bogarelli con Solosport: «nel 2008 abbiamo raddoppiato gli introiti dalla pubblicità sfiorando gli 8 milioni di euro con 72 clienti. Per il 2009 contiamo di raggiungere quota 380 clienti e non credo che i ricavi andranno sotto i 12 milioni».
Solosport raccoglie pubblicità anche per gli spazi 'local' di Eurosport e per il sito di Sportitalia. Proprio il web è un altro settore di sviluppo per il brand Sportitalia: «da qualche mese produciamo in esclusiva i siti ufficiali in lingua italiana di NBA e di WWE, con cui in un solo mese otteniamo circa 3,5 milioni di pagine viste».
per "Digital-Sat.it"
aggiornato quotidianamente
Il discorso di Bruno Bogarelli alla Conferenza Nazionale DGTVi
(Roma, 20 gennaio 2009)