Una particolarissima lezione ieri all’Università Cattolica di Milano. Un docente d’eccezione, al suo esordio dietro a una cattedra, ma con una grande esperienza alle spalle per poter già insegnare qualcosa ai tanti studenti che sono venuti ad ascoltarlo. Lui è
Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente del più grande gruppo televisivo privato italiano,
Mediaset, che non si è tirato indietro nemmeno alle domande più ostiche dei ragazzi.
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L’occasione per l’incontro era la presentazione ufficiale del nuovo volume edito dalla rivista
Link, dal titolo “
Televisione convergenteâ€, di cui vi abbiamo già parlato venerdì scorso nell’
ultimo Venerdìtoriale di Digital-Sat. A parlare della ricerca sul tema è stato uno dei suoi curatori,
Massimo Scaglioni, che ha sottolineato l’attenzione posta ai cambiamenti dei prodotti, dei broadcaster e del pubblico nell’erà della convergenza digitale.
Marco Paolini, direttore Marketing Strategico Mediaset nonché direttore editoriale di
Link, ha invece insistito sul legame tra la ricerca e l’azienda, in un’ottica sinergica di miglioramento reciproco.
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Dopo è stato il Piersilvio Show, supportato e coadiuvato da Aldo Grasso che gli forniva man mano argomenti e spunti di riflessione, in primis la rivoluzione digitale. Berlusconi Jr. ha spiegato l’iniziale scetticismo del suo gruppo: «Quando nel 2001 si iniziò a parlare del passaggio al digitale terrestre, abbiamo subito capito che si sarebbero resi necessari ingenti investimenti e costi tutti a carico delle emittenti ed anche un netto abbassamento delle barriere d’ingresso per i nuovi entranti. Nonostante ciò, Mediaset – ha continuato Piersilvio – ha dimostrato di crederci preferendo un’azione coraggiosa ad una strategia difensiva. Così nacquero via via Boing, primo canale gratuito su digitale terrestre, l’offerta pay Mediaset Premium, creata dal nulla, e le nuove frontiere sempre all’avanguardia come l’On Demand».
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Tra vari aneddoti legati a queste importanti decisioni aziendali, il vicepresidente Mediaset esalta l’idea della
pay, nata principalmente con l’intento di rompere il monopolio di
Sky: «
La comunità finanziaria era molto scettica, ma alla fine possiamo dire di avere avuto ragione. Volevamo un pay che fosse accessibile a tutti ed infatti nel 2005 lanciammo l’offerta della tessera prepagata, oggi abbiamo un ricco bouquet che è scelto da 3,6 milioni di famiglie».
Essendo martedì non si può non parlare di Grande Fratello e del cambiamento che nel 2000 ha segnato nel mondo della televisione: «Il GF è stato il primo vero contenuto multimediale – ha sostenuto Piersilvio – perché era declinato su tutti i media allora esistenti, dalla tv generalista, al pay, ad internet, alla stampa». Proprio in ottica di prodotti transmediali, Berlusconi ha puntualizzato che «Mediaset è e rimane un’azienda televisiva, con le tre reti generaliste a rappresentare il suo core business. Quando si pensano nuovi programmi è fondamentale che funzionino prima in tv».
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Non si può però ignorare la graduale frammentazione degli ascolti sulle generaliste: «
Ormai si pensa in ottica di offerta, così al pubblico ma anche agli investitori. Con le tv generaliste riusciamo ad offrire una larga platea indifferenziata, con le tv tematiche una comunicazione a target definito, mentre su internet si va verso una profilazione precisa e puntuale dell’utente».
Proprio internet è oggi il maggior competitor della televisione e Grasso non si tira indietro nel chiedere un commento sulla causa tra
Mediaset e
Youtube: «
Lo abbiamo fatto per difendere un nostro diritto e di tutti quelli che producono contenuti che vengono pubblicati abusivamente da Youtube».
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Per quanto riguarda il futuro Piersilvio conferma la partenza di
Mediaset Extra il prossimo 26 novembre con «
il meglio del meglio dei prodotti Mediaset di ieri e di oggi», mentre vengono per il momento accantonati sia il progetto
Italia 2 che quello del canale
All News. Per quest’ultimo si sta ricercando la formula migliore per farlo diventare un vero e proprio “
Sistema Informativoâ€, capace di arrivare non solo in tv, ma anche sul web, sui tablet e sugli smartphone. Su
Premium nei prossimi mesi ci sarà spazio per
nuovi canali «
in nuovi ambiti tematici», mentre si continua a testare la tanto vociferata
Over-the-Top-TV (
OTTV), «
che consentirà tramite banda larga l’accesso a una quantità enorme di contenuti».
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Infine una stoccata a Sky, con cui negli ultimi mesi si sta combattendo una vera e propria guerra fatta anche di pubblicità comparativa: «Non è un tipo di comunicazione che mi entusiasma – ha confidato Berlusconi Jr. – ma siamo stati costretti a farla per rispondere alla loro provocazione, prima in radio e poi in tv. Hanno cominciato prima loro e la nostra è stata solo una risposta dovuta, perché ormai è una partita e va giocata anche così…». Almeno fino al prossimo scontro diretto.
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Giorgio Scorsone
per "
Digital-Sat.it"
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Da sinistra: Marco Paolini, Piersilvio Berlusconi e Aldo Grasso