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E' il portavoce del commissario europeo Joaquin Almunia a commentare cosi', con l'ADNKRONOS, la notizia confermata oggi dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani della riproposizione del quesito sulla reciprocita' fra stati in materia di radio-tv al Consiglio di Stato.
Nel luglio 2006 Bruxelles aveva inviato a Roma una lettera di messa in mora, primo passo della procedura d'infrazione, in seguito a un esposto depositato da Altroconsumo. La Commissione europea contestava la modalita' con cui l'Italia aveva gestito l'avvio della televisione digitale terrestre nel nostro paese, in pratica mantenendo nel nuovo mercato televisivo il potere di mercato degli operatori già presenti su quello della tv analogica.
In pratica Bruxelles chiedeva spiegazione sulla legge Gasparri in relazione alle modificazioni del sistema radio-tv, alcune delle quali poi giudicate dalla stessa Commissione incompatibili con il diritto comunitario. Nel luglio 2007 venivano accordati all'Italia due mesi di tempo per correggere i rilievi di problematicità evidenziati dalla Commissione nei confronti della legge Gasparri nella parte relativa al digitale terrestre. Successivamente la procedura d'infrazione e' stata sospesa in attesa dell'adozione da parte del Governo Italiano di misure atte a garantire il rispetto del diritto comunitario.