Nel secondo trimestre fiscale chiuso lo scorso 31 dicembre, Sky Italia ha generato una perdita operativa di 20 milioni di dollari, contro un utile operativo di sei milioni di dollari registrati nello stesso periodo di un anno fa.
Il calo è stato determinato dall'aumento dei costi di programmazione, tra cui quasi 30 milioni di dollari derivati dall'estensione della copertura delle competizioni calcistiche UEFA Champions League e UEFA Europa League.
Riflettendo l'impatto del rafforzamento del dollaro americano, il fatturato trimestrale in valuta locale è sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell'anno precedente.
SKY Italia ha registrato una riduzione di 28.000 abbonati nel corso del trimestre, portando il totale abbonati a fine 2012 a 4,83 milioni di euro.
Nello stesso periodo, il gruppo madre ha messo a segno utili più che raddoppiati rispetto a un anno prima grazie al contributo derivante dall’acquisizione del 50% di Fox Sports Australia e Fox Star Sports Asia che il gruppo ancora non possedeva. Bene anche l’andamento della divisione della tv via cavo.
Nel periodo ottobre-dicembre, il colosso mediatico di Rupert Murdoch ha registrato profitti per 2,4 miliardi di dollari contro quota 1,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. In termini di utili per azione, il risultato è passato da 1,01 dollari da 0,42 dollari.
Esclusi i contributi da acquisizioni così come i 65 milioni di dollari in costi legati soprattutto alle indagini in corso nel Regno Unito per via dello scandalo hacking telefonico che ha colpito uno dei tabloid del gruppo, gli utili sono cresciuti a 44 centesimi di dollaro da 39 centesimi. Gli analisti si aspettavano un dato a 43 centesimi di dollaro.
I ricavi sono aumentati del 5% a 9,43 miliardi di dollari contro attese del mercato per 9,26 miliardi. In attesa dei conti, pubblicati ieri a mercati chiusi, il titolo News Corp ha chiuso con un -0,46% a 28,22 dollari, Nell’after-hours è arrivato a perdere oltre il 4%.