Continua la pubblicazione delle interviste esclusive realizzate a margine dell' 8° Forum Europeo della Televisione Digitale Europea [clicca qui per rileggere la diretta] organizzato dall'associazione Comunicare Digitale, e svoltosi venerdì scorso all'Auditorium San Romano di Lucca.
Dopo aver analizzato le prospettive in vista del passaggio al DTT delle regioni del Centro Italia insieme al presidente di DGTVi, Andrea Ambrogetti, spazio quest'oggi a Steve Hofmann amministratore delegato di QVC
Hofmann, nell'intervista esclusiva rilasciata a Digital-Sat traccia un bilancio dopo i primi mesi dal lancio di QVC in Italia ponendo particolare attenzione nel sottolineare i veri valori che contraddistiguono il rapporto che il marchio vuole creare con i propri telespettatori.
Il ciclo delle interviste si concluderà con Andrea Mattei (Direttore del gruppo Class Editori).
Da qualche mese è on-air QVC Italia, dopo la prima fase di studio del panorama, quali sono gli obiettivi principali che vi siete posti?
"Abbiamo iniziato le trasmissioni di QVC Italia, lo scorso 1° Ottobre e da poco abbiamo festeggiato i primi otto mesi di palinsesto. Siamo presenti in modalità free to air su tutte le piattaforme distributive: satellite, digitale terrestre, TivùSat e in streaming su Internet. I tre valori fondamentali che compongono l'acronimo del nostro brand QVC sono: Quality (qualità), Value (valore) and Convenience (convenienza). L'obiettivo principale che ci siamo posti fin dal lancio dello scorso autunno è stato quello di costruire un rapporto di fiducia con i consumatori. Desideriamo fortemente che QVC sia visto dai nostri clienti come un luogo sicuro per l'acquisto di un prodotto nei nostri settori di riferimento che sono moda, beauty, gioielli&bijoux, casa e tecnologia."
Quali le prospettive vedete nel mercato italiano nel settore dello shopping in tv e le differenze con quanto avvenuto negli altri paesi europei dove operate già da qualche tempo.
"Il modello di business di QVC è costruito sulla formazione un servizio di qualità, curato in ogni dettaglio: la relazione con il cliente è per noi al centro di tutto. La nostra offerta, è formata per il 35% da marchi italiani e per il 65% da brand internazionali, in molti casi in esclusiva per QVC. Scegliamo i prodotti che i nostri clienti chiedono e ci proponiamo di promuovere il made in Italy, la piccola e media impresa che, grazie al mezzo televisivo, può raggiungere un pubblico più esteso rispetto a quello abituale. I nostri show, in diretta tutto il giorno, fanno la differenza: lo spettatore si trova di fronte a una formula totalmente nuova, a uno stile, un approccio e uno spirito che creano una relazione di fiducia unica che riscontriamo nella ripetitività dell'acquisto: il nostro cliente italiano compra in media 1,2 volte al mese (14 volte l'anno) con una customer satisfaction pari a circa il 96%, un risultato di assoluto rispetto. Da un punto di vista strettamente economico stiamo cercando di raggiungere l'atteso risultato di break-even di bilancio nei primi 30 mesi di vita in modo da raggiungere ricavi sufficienti a coprire i costi di start-up precedentemente sostenuti. Successivamente se le nostre performance miglioreranno, vorremmo portare profitti ai nostri azionisti."
Nella vostra prospettiva di crescita come vedete il progressivo passaggio delle regioni italiane verso il digitale terrestre che si concluderà a metà del 2012?
"L'Italia rappresenta il terzo mercato per volumi in Europa e mostra grandi potenzialità che QVC è pronta a cogliere. Il passaggio dalla TV analogica a quella digitale ci permetterà di raggiungere nel 2012 quasi tutte le famiglie italiane. Da quel momento, l'esperienza unica di acquisto che offriamo ai consumatori potrà finalmente arrivare al pubblico dei grandi centri urbani e a quello delle piccole città dandoci la possibilità di ampliare in modo considerevole il bacino dei nostri clienti. Anche in Italia puntiamo a raggiungere lo stesso livello di notorietà ed affidabilità che già riscontriamo negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone e Germania".
All'interno del suo intervento qui a Lucca si è soffermato sul concetto di "social shopping"
"In ogni paese in cui siamo presenti, vogliamo mettere a disposizione una piattaforma sociale, un sistema integrato di comunicazioni che integra non solo il tradizionale canale tv ma sopratutto i principali social network e le altre reti di contatto che si stanno via via sviluppando. I nostri consumatori devono poter interagire direttamente con QVC: le nuove tecnologie come Facebook, i vari social network, i blog, i portali, i commenti alle recensioni presenti sul nostro sito ci permettono sicuramente di trovare nuovi canali di dialogo con loro senza il tipico rapporto faccia a faccia. Oggi, "fare community" è fondamentale; QVC deve essere in grado di "fare community", usando qualsiasi mezzo sia esso il computer oppure anche solo il vecchio telefono.
Il canale si dimostra in piena linea con le aspettative che gli italiani hanno per il futuro nelle modalità d'acquisto?
"Durante i nostri show in diretta sul canale tv invitiamo i clienti a chiamare via telefono i nostri conduttori per esprimere direttamente in trasmissione quello che pensano, farci domande oppure raccontare la loro esperienza e il grado di soddisfazione del servizio offerto da QVC per i prodotti acquistati. Oggi, avere un feedback critico da parte di un consumatore diventa essenziale per migliorare il proprio business e il servizio clienti. Non siamo solamente un canale di televendite tradizionali: QVC vuole essere una diversa forma di tele shopping. E' importante per noi spiegare in una forma differente agli altri i vari prodotti presentandoli in modo da creare il maggior appeal possibile per l'eventuale acquisto da parte del consumatore; così facendo ovviamente speriamo che il cliente si fidelizzi maggiormente a noi.
In conclusione, nel panorama italiano sono presenti altri canali di genere simile al vostro come HSE24 o For You, qual è il punto di forza per cui i telespettatori dovrebbero preferirvi?
"Siamo in diretta sette giorni su sette, 365 giorni l'anno: la caratteristica vincente di QVC Italia è che c'è sempre qualcosa di nuovo, ogni volta che il telespettatore si sintonizza sul canale, c'è un prodotto nuovo, un esperienza nuova; abbiamo avuto anche fino a 100 prodotti nuovi ogni settimana, da sei a otto brand diversi ogni mese. A differenza dei canali di televendita tradizionali, noi non vendiamo lo spazio ad altri, tutto ciò che facciamo è di nostra proprietà. Non trascuriamo inoltre, neanche i temi sociali che interessano pubblico; un minuto ogni ora, infatti, il canale ospita nello spazio Qvc Informa pillole che affrontano tematiche di interesse collettivo col fine di contribuire alla sensibilizzazione e alla divulgazione"
Intervista realizzata da
Simone Rossi
per "Digital-Sat.it"
Steve Hofmann al Forum Europeo di Lucca - Foto @Digital-Sat.it