Oggi si riunisce per la prima volta la "commissione per la nuova televisione pubblica" incaricata, in particolare, di proporre "le modalità di finanziamento del nuovo modello economico" delle reti pubbliche senza interruzioni pubblicitarie. La commissione, voluta dal capo dello Stato, Nicolas Sarkozy, sarà presieduta da Jean-Francois Copé, presidente del gruppo Ump all'Assemblea nazionale, e composta da parlamentari e professionisti del settore. Le conclusioni dei lavori sono attese per la fine del mese di maggio, riferisce un comunicato dell'Eliseo.
Ieri, il gruppo socialista all'Assemblea nazionale ha fatto sapere attraverso il suo presidente che non parteciperà alla cerimonia di insediamento "della commissione Copé" e che si "riserva la decisione sulla partecipazione ai lavori". "Non siamo stati consultati, né tantomeno informati della missione, della composizione e del perimetro di questa commissione", ha denunciato Jean-Marc Ayrault in un comunicato, in cui accusa l'Eliseo di aver improvvisato "in 48 ore la costituzione di un gruppo che ha il compito di definire il futuro del servizio pubblico audiovisivo". "Non accettiamo il modo in cui il Parlamento viene trattato", ha protestato Ayrault.
L'8 gennaio scorso Sarkozy ha dichiarato a sorpresa di voler riflettere sull'ipotesi di "una soppressione totale della pubblicità sulle reti pubbliche". "Auspico che venga rivisto, profondamente, l'elenco dei compiti della televisione pubblica e che si rifletta sulla soppressione totale della pubblicità sulle reti pubbliche, che potrebbero essere finanziate da una tassa più alta sugli introiti pubblicitari sulle reti private e da una tassa infinitesimale sul volume d'affari dei nuovi mezzi di comunicazione, come l'accesso a internet o alla telefonia mobile", ha detto il capo di Stato.