Con il perdurare della crisi economica e la crescita dei movimenti antieuropeisti, le Elezioni Europee del 25 maggio si presentano come le più importanti nella storia dell’Unione Europea.
Ad una settimana dall’Election Day, Sky TG24 HD scalda i motori in attesa della lunga maratona elettorale e presenta un ciclo di reportage nelle principali capitali della Mitteleuropa, per capire in quale direzione sta andando una parte importante dell’Unione Europea.
Lo speciale è un racconto sul campo, a cura di Renato Coen, per capire sentimenti e aspettative delle popolazioni chiamate al voto. Un viaggio tra la gente realizzato per la prima volta solo con l’ausilio di un iPhone. Cinque i paesi toccati: Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria e Croazia. L’inchiesta sarà trasmessa da lunedì 19 maggio, a venerdì, all’interno delle edizioni delle 12 e delle 19 del tg, con episodi dedicati ai singoli Paesi, e, in edizione integrale, nello speciale in onda sabato 24 maggio.
Si parte dal Berlino, capitale delle start up d’Europa, che vive in questo momento una rinascita culturale ma anche edilizia. Cantieri e gru formano la nuova skyline. I berlinesi sono contenti dell’Europa e dell’Euro e, a differenza degli altri tedeschi, sono noti per volersi godere la vita. Si passa quindi alla Repubblica Ceca: a Praga la situazione economica sta migliorando. I giovani sono abbastanza ottimisti, gli anziani sono finalmente felici di far parte dell’Ue, ma nessuno ha fretta di entrare nella zona euro.
Terza tappa è la Polonia, dove soffia un vento di sviluppo e ottimismo. A Cracovia e Varsavia i giovani fanno ritorno nel proprio paese, perché trovano lavoro e un clima dinamico. Gli anziani si godono la democrazia e la rinascita di una dignità internazionale per la Polonia.
Diverso il clima in Ungheria: a Budapest stipendi bassi e le poche opportunità di lavoro alimentano il pessimismo. In citta e nelle campagne i ragazzi desiderano andare all’estero a studiare. Gli estremismi politici e un governo autoritario preoccupano l’Europa e gli intellettuali ungheresi.
Chiude il ciclo la Croazia: a Zagabria la disoccupazione giovanile sfiora il 50% e dall’Europa, per ora, non ci si aspetta molto. La Guerra degli anni ’90 è stata superata e ora giovani e anziani cercano di mettere da parte i rancori verso i serbi. I croati sono gli ultimi ad essere entrati nell’Unione, nel Luglio 2013, tuttavia sono già euroscettici.
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