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L'approdo di Floris a La7 scatena il risiko dei palinsesti

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Fonte: Ansa

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L'approdo di Floris a La7 scatena il risiko dei palinsestiAl momento dell’annuncio dell’addio le parole di entrambe le parti erano solo di ringraziamento. Il giorno dopo si sono fatte di fuoco. «Me ne vado per una scelta editoriale, la Rai non sposava le mie idee», fa sapere Giovanni Floris. «Nessun problema editoriale. L’azienda è pronta a rinnovare il contratto alle condizioni economiche che conosce», la replica dell’azienda. È polemica tra l’ormai ex conduttore di Ballarò e Viale Mazzini, dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto, saltate secondo la Rai solo per ragioni economiche.

«Ho sempre saputo che lavorare per la Rai significa lavorare anche prescindendo dal mercato», sottolinea invece il giornalista. E ancora: «è un problema lavorare senza progetti editoriali condivisi, e dubitando del sostegno e della fiducia dell’azienda riguardo a progetti che io non voglio imporre a nessuno». «Abbiamo avuto sempre piena fiducia nei progetti di Floris e per questo lo ringraziamo del lavoro svolto», ribatte ancora Viale Mazzini. Insomma, due versioni distanti. 

Di certo c’è che il conduttore avrebbe voluto più spazio in Rai e per questo ha chiesto all’azienda di inserire nel nuovo contratto, oltre alla conduzione di Ballarò, anche la realizzazione di una striscia quotidiana di 10 minuti, sul modello de Il Fatto di Enzo Biagi, eventualmente anche su Rai1. La proposta era di realizzare 100 puntate al prezzo simbolico di 1 euro l’una per un anno, con la clausola che al raggiungimento di determinati risultati di share l’azienda avrebbe messo mano al portafogli a partire dal secondo anno. Il dg Luigi Gubitosi, pur aprendo alla realizzazione della striscia su Rai3, ha rifiutato la clausola, temendo che un incremento del compenso (un milione e 800 mila euro per tre anni) provocasse la reazione di chi aveva subito tagli di stipendio nella sua gestione. 

Bocche cucite intanto a La7, probabile destinazione di Floris: tutti confermano che il giornalista non si è mai visto e che i contatti si sono svolti in gran segreto. Anzi, chi ha sentito l’editore assicura che l’accordo non è ancora chiuso e che al momento è inopportuno parlare di dettagli e cifre, quindi anche dell’ipotesi dell’ingaggio di 4 milioni di euro in tre anni, rimbalzata da ambienti della Rai. Quello che tutti danno per scontato è che il programma di Floris occupi il martedì, così come Michele Santoro quando arrivò mantenne il suo giovedì. 

Il progetto sarebbe già in piedi e la macchina produttiva si sarebbe già messa in moto, nonostante Floris sia in vacanza in Sardegna, tanto che per la nuova trasmissione ci sarebbe già un possibile titolo: `Abracadabra´. In ballo c’è anche la realizzazione della striscia quotidiana chiesta alla Rai, eventualmente prima del Tg serale di Enrico Mentana. L’access prime time, fascia oraria occupata da Biagi, pare essere stabilmente nelle mani di Lilli Gruber e del suo Otto e Mezzo. Conferme in vista anche per Piazzapulita di Corrado Formigli il lunedì, La Gabbia di Gianluigi Paragone il mercoledì, Servizio Pubblico di Michele Santoro il giovedì. 

Il giornalista, con la sua Zero Studios, produrrebbe anche Announo con Giulia Innocenzi, sperimentato a fine stagione, che potrebbe alternarsi con Servizio Pubblico il giovedì sullo schema Presadiretta-Report di Rai3, e un nuovo programma di cronaca con Salvo Sottile e Sandro Ruotolo opinionista, che potrebbe andare in onda la domenica. Il venerdì spazio a Maurizio Crozza e all’approfondimento di Enrico Mentana, resta l’incognita di un possibile programma serale di Myrta Merlino, dopo l’esperimento estivo. 

In Rai, invece, a palinsesti già svelati, l’incognita riguarda la conduzione di Ballarò, che resta in palinsesto il martedì su Rai3 fino alla mezzanotte: il direttore di Rai3, Andrea Vianello, è al lavoro sul sostituto di Floris, insieme al dg Luigi Gubitosi. In lizza c’è Bianca Berlinguer e pare che lo stesso Vianello vorrebbe cimentarsi nell’avventura, ma un freno all’ipotesi arriva dalla regola dell’incompatibilità tra conduzione e direzione imposta da Gubitosi. In Rai danno in pole il conduttore di Agorà Gerardo Greco, ma c’è chi caldeggia l’arrivo di un esterno: circolano i nomi di Lilli Gruber e Corrado Formigli, ma anche quello di Gianluca Semprini di Sky.

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