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Foto - Conferenza DGTVi: rileggi la DIRETTA SCRITTA della prima giornata

Conferenza DGTVi: rileggi la DIRETTA SCRITTA della prima giornata

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Fonte: Digital-Sat (diretta)

D
Digitale Terrestre
Terminata la prima giornata della IV Conferenza Nazionale del Digitale Terrestre, organizzata da DGTVi all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Al centro dei lavori soprattutto le novità tecnologiche e quelle legate allo switch-off già sperimentato con successo in Sardegna nello scorso autunno.
 
Si è parlato inoltre di Tivù, la nuova piattaforma satellitare che renderà possibile la digitalizzazione di tutti quei luoghi irraggiungibili dal segnale digitale terrestre.
 
L'intero programma dei lavori è consultabile, oltre che sul sito ufficiale DGTVi.it, anche su Digital-Sat che ha inviato a Roma come rappresentante Michele Cristiani (Ercolino) 
 
Qui di seguito la diretta scritta con tutto quanto è emerso dalla conferenza di Roma. Per chi invece volesse anche vedere i lavori, è disponibile un video streaming ufficiale sul sito DGTVi.it
 
______________________
 
15.35 - Si inizia: Giorgio Mulè inaugura i lavori di questa prima giornata dicendosi entusiasta di questa conferenza dove è presente il gotha della tv digitale terrestre italiana. Mulè presente l'assessore delle attività produttive del Comune di Roma, Davide Bordoni.
 
15.43 - Terminato l'intervento istituzionale a nome del Comune di Roma, prima capitale europea totalmente digitale. L'assessore ha illustrato come Roma arriverà allo switch off previsto nel secondo semestre 2009.
 
15.45 - Alberto Sigismondi, DGTVi (Mediaset), viene invitato sul palco per presentare il rapporto annuale sulla tv digitale terrestre. Prima di iniziare viene salutato Piero De Chiara, storico presidente DGTVi in carica fino allo scorso anno.
 
15.50 - Vengono illustrati i dati sulla diffusione del DTT in Italia, che Sigismondi annuncia ha superato quella della tv satellitare: sono più le famiglie con un decoder digitale terrestre che quelle con la parabola.
 

 
15.52 - Viene confermato il piano di switch-off in Italia con il seguente calendario:
 

 
15.58 - Si parla dell'offerta: Sigismondi si sofferma sui canali mini-generalisti, quelli gratuiti nati appositamente per il DTT. In Europa sono raddoppiati (da 13 a 25). Il Regno Unito è il primo in Europa (grazie alla famosa "Freeview") con una moltiplicazione delle tv analogiche tradizionali.
 
16.01 - Se all'estero il genere principe è l'intrattenimento, in Italia sono le news, seguiti da intrattenimento, bambini (Rai Gulp e Boing) e musica.
 
16.03 - Ma il DTT è anche pay: non solo in Italia, ma in tutta Europa (tranne la Spagna dove ancora la legge lo vieta, sebbene sia in corso un dibattito in tal senso):
 

 
16.06 - Si parla del reale utilizzo della Televisione Digitale Terrestre da parte dei consumatori (e dei suoi ascolti). Tutto andrà aumentando - secondo Sigismondi - per il DTT mentre calerà nettamente lo share dei canali generalisti tradizionali. Il distacco dalle generaliste sarà più marcato nelle famiglie dove sono presenti abbonamenti pay digitali (terrestre e sat). Si pone infatti l'esempio dell'Inghilterra con un calo dall'83% al 61% dal 2000 al 2008 (gli ascolti si riferiscono alla somma di tutti i canali generalisti).
 
16.09 - Anche in Italia c'è già stato un calo di questi ascolti della tv tradizionale (dal 91 all'84% in otto anni).
 
16.11 - Quali sono i fattori di sviluppo della DTT in Italia? Le risposte in questa slide:
 

 
16.13 - Viene affrontato il tema economico delle risorse generate dalla tv digitale terrestre. Gli obiettivi per rigenerare profitti sul nuovo mercato è quello di diffondere la tecnologia e incentivarne il suo utilizzo; ottimizzare i costi per i palinsesti (mini-geralisti, slave-channel, time shifting "+1", utilizzo long tail sulle library e short tail con programmi che si adattano, come i reality); attrarre il pubblico giovane ormai disaffezionato dalla tv generalista tradizionale.
 
16.18 - Le conclusioni di tutto lo speech di Sigismondi sono racchiuse nelle seguenti 3 slide:
 

 

 

 
16.24 - E l'epilogo di Sigismondi sa anche di filosofia: come il "panta rei" di Eraclito ("tutto scorre"), anche la tv digitale terrestre cambia il mondo perché "niente è come prima".
 

 
16.26 - Viene introdotto il tema dello switch-off in Sardegna con uno degli spot realizzati ad Ottobre e trasmessi sulle tv sarde prima dello spegnimento della tv analogica.
 
16.38 - Al termine del filmato, il moderatore Giorgio Mulè annuncia una pausa nei lavori.
 
16.54 - Terminato il coffee break, i lavori riprenderanno nel giro di qualche minuto.
 
17.05 - Avvisiamo che la conferenza è leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia di circa 25 minuti. Tra poco è previsto l'intervento di Carlo Sangalli, Confcommercio.

17.09 - La seconda fase della prima giornata in cui si apre parlando delle piccole e medie imprese in un paese come il nostro a forte concentrazione di aziende di questo tipo anche in campo televisivo. 

17.14 - Invitato sul palco Sangalli nel suo discorso analizza le nuove opportunità che lo scenario attuale fa intravedere con l'avvento di nuove proposte che sviluppino sempre più l'interazione fra fruitore e fornitore di servizio. 

17.16 - Il prodotto che il digitale terrestre proporrà nei prossimi anni permetterà una migliore segmentazione dei target a cui saranno rivolti i programmi in modo da poter fornire ad ognuno dei contenuti personalizzati.

17.18 - Per quanto riguarda gli operatori locali associati nella Aeranti-Corallo e FRT anche in questo caso si dovrà valorizzare questa nuova tecnologia portando al cittadino sempre più servizi e opportunità.
 
17.20 - Mulè introduce gli ospiti di questa fase: Luca Balestrieri (direttore digitale terrestre RAI), Bruno Bogarelli (presidente Interactive Group - Sportitalia), Marco Giordani (amministratore delegato RTI Mediaset), Maurizio Giunco(presidente associazioni tv locali FRT), Giancarlo Leone (vicedirettore generale RAI) e Marco Rossignoli (presidente i Aeranti-Corallo). Parte poi un video introduttivo su tivù.
 
17.23 - Balestrieri inizia il suo discorso dal motto di tivù: "Liberta di scegliere" parlando dell'assoluta gratuità dell'iniziativa. Altra parola chiave è convergenza, intesa per i broadcaster come sapersi muovere nel mondo digitale. "Occore pensare al futuro anche in termini di piattaforme": l'idea di una piattaforma in primo luogo per il DTT e poi per il satellite gratuito.
 
17.26 - Il motivo di questa scelta è dettato dalla necessità logistica di digitalizzazione (che tecnicamente non può basarsi solo sul terrestre), ma serve l'integrazione del digitale satellitare. Quella che arriva adesso è la fase decisiva per il digitale e Rai, Mediaset e TI Media hanno deciso di consorziarsi per dar vita a tivù, che potrà aprirsi ad altre emittenti nazionali ed anche a quelle locali. "La piattaforma vuole essere occasione di crescita anche per l'emittenza locale".
 
17.28 - Tivù si rivolge a tutti: la società venderà i propri servizi a chiunque sia interessato a farne parte, alla base di prezzi e condizioni trasparenti. Ci saranno condizioni di particolare convenienza per l'emittenza locale.
 
17.30 - Tivù farà molta promozione del DTT italiano attraverso la sua piattaforma, intendendo il digitale come un'offerta complessa ma semplice al tempo stesso: la televisione di sempre, ma rinnovata nella tecnologia. Si cercherà di dare un vantaggio a tutto il settore della tv gratuita. Saranno così preparate delle campagne pubblicitarie principalmente per le aree di switch-off, affiancandosi alla comunicazione istituzionale e a quelle dei broadcaster delle proprie offerte: il DTT non è soltanto la somma dei vari editori, ma è un sistema di offerta, un mondo nuovo tutto da esplorare.
 
17.32 - Tivù sarà presente nei punti vendita, iniziando dalle aree di switch-off, in termini di informazione sulla tecnologia e sull'offerta. In Sardegna c'è stata una debolezza di informazione nel momento decisivo, noi dovremo spiegare che esiste il digitale in chiaro e orientare l'utente in questo preciso momento. Tivù fornirà l'EPG a tutti le emittenti. Tivù coopererà con i produttori per l'evoluzione tecnologica degli apparati. Dobbiamo imparare dalle esperienze in Sardegna: si pensi ai problemi con gli zapper incapaci di sintonizzarsi sulla banda VHF. Problemi facilmente risolvibili anche nelle altre aree.
 
17.33 - Tivù è pronta a collaborare con DGTVi, anche oltre la politica del bollino (grande successo nei mesi scorsi). La standardizzazione tecnologica è essenziale per il successo di questa tecnologica: collaboreremo anche con HD Forum per l'Alta Definizione su DTT e SAT. Anche per lo standard MHP unico e condiviso da tutti gli operatori.
 
17.34 - Ci sarà anche Tivù Sat, sui 13° Est, su qualunque impianto già adeguato a ricevere la tv satellitare (anche Sky). E impiegherà il sistema di codifica NAGRA: sarà necessario per la politica dei diritti. GIà oggi le emittenti codificano alcuni programmi per proteggere i diritti per il solo territorio di appartenenza. Tivù fornirà alle emittenti le chiavi per criptare e ciascuna emittente cripterà quanto riterrà opportuno in virtù della sua strategia editoriale: deciderà ogni singolo canale, anche se è auspicabile un comportamento omogeneo degli editori, per aiutare in primo luogo gli utenti ad orientarsi. Tivù sat avrà partnership con i produttori dei decoder per vendite in bundle, ma anche per l'MHP omogeo e l'EPG. Saranno decoder aperti, con la possibilità di condividere altre codifiche. Sarà quindi applicato un bollino Tivù sat su questi decoder. Le card saranno reperibili anche esternamente al bundle del decoder. La Rai potrà cedere ai suoi abbonati (chi paga il canone Rai) le card con rimborso del costo della card, per gli obblighi di neutralità tecnologica.
 
17.38 - Tivù sarà operativa in occasione degli switch-over dei prossimi semestri. Tivù Sat dal giugno prossimo. Seguono considerazioni personali di Balestrieri sui contributi di Tivù alla causa della digitalizzazione italiana.
 
17.40 - Mulé fa notare l'assenza di Sky. Mulé continua a parlare dello switch off, paragondolo al passaggio dalla lira all'euro, dove arrivammo impreparati, e chiede quindi a Balestrieri se siamo in ritardo: la risposta insiste sulla comunicazione messa in campo da tutti i soggetti coinvolti nello switch off in Sardegna. Sarà necessaria molta più attenzione dopo una singola regione, per aiutare gli utenti a non perdersi.
 
17.44 - La parola passa a Giancarlo Leone, vice-dg della Rai, per presentare l'offerta della Rai in digitale. Sebbene sia partita tardi nel digitale, la Rai la considera una scelta decisiva, assolutamente free (anche perché legalmente non è possibile, ndr).
 
17.47 - A livello di canali, il restyling di RaiNews24, il lancio di Rai Gulp, il re-branding di Rai Sport Più (maggio 2008), gli esperimenti di Rai HD (giugno 2008 con gli Europei) e infine Rai 4 (luglio 2008). Rai4, da oggi definito mini-generalista, ha coperto un particolare target che si erano allontanati dalla tv generalista. Sul digitale gli altri canali disponibili sono i tre generalisti e Rai Edu 1 che tra pochi giorni sarà sostituito da un nuovo canale.
 
17.49 - Si parla di dati di ascolto, partendo dalla Sardegna, per Rai4: 2,4%, la settima rete in assoluto. L'obiettivo è raffrorzare il digitale free, anche con Rai Storia, nuovo canale a cura di Giovanni Minoli, che prenderà il posto di Rai Edu 1 dal 1° Febbraio. Sarà lanciato nel 2009 anche Rai5: useremo le immagini del passato, ma anche programmi del futuro. E ulteriori canali saranno lanciati nel prossimo futuro.
 
17.52 - Anche i tre canali generalisti sono destinati a cambiare: quando i canali all news, all children, all sport saranno visibili a tutti sul digitale terrestre, anche Rai1, Rai2 e Rai3 cambieranno la loro fisionomia.
 
17.55 - Da Rai a Mediaset: Marco Giordani, ad di RTI. Parte un filmato che ricapitola l'offerta gratuita, pay e interattiva di Mediaset su Digitale terrestre. In chiusura si sente la voce di Guido Meda che, parafrasando il suo storico grido, urla "Mediaset c'è, Mediaset c'è".
 
17.59 - Si inizia con una domanda di Mulé sui canali gratuiti e la risposta inizia dalla pubblicità, obiettivo di una tv commerciale. Per questi canali è stata costituita una nuova concessionaria pubblicitaria (Digitalia '08) che ha subito raccolto più del previsto. I canali cui si fa riferimento sono: Boing (lanciato nel 2004 con Turner) che compete con i leader dei programmi per bambini; Iris, che ha già più di un anno di vita: non ha l'obiettivo stringente dell'ascolto ma si offre come alternativa alle generaliste; poi c'è Mediashopping, canale di televendite, stenta a decollare ma i risultati sono comunque buoni.
 
18.02 - Nuovi canali gratuiti Mediaset? Ci saranno e saranno sui pilastri Mediaset: sulla library e su contenuti nuovi con target complementari alla tv generalista. Parlando invece di pay, l'evoluzione non si ferma e i recenti lanci di Premium Fantasy lo dimostrano. Il prossimo campo di espansione sarà il cinema: il panorama italiano dell'offerta pay in questo senso è sia qualitativamente che quantitativamente in declino.
 
18.05 - Curiosità di Mulé: il lancio di Hiro, canale per bambini a pagamento, è meglio di Boing che invece è gratuito? Risposta negativa, ovviamente, di Giordani: l'offerta pay non è solo Hiro, ma rende possibile la scelta all'interno di un target più su misura.
Si parla poi degli ascolti, cercando di ridimensionare gli entusiasmi della Rai e ammettendo che i canali generalisti rimangono comunque centrali nel pubblico. Ma è ammessa una perdita dello share di tutti i canali tradizionali, a vantaggio - per Mediaset - dei canali free e di quelli pay.
 
18.08 - E' il turno di Bruno Bogarelli, presidente di Interactive Group che produce Sportitalia. Inizia con la storia di Sportitalia, nata il 6 Febbraio 2004, che ha occupato uno spazio tra la generalista e la tv a pagamento, complementare a quest'ultima. C'è uno spazio oltre i grandi eventi. La partenza di SI fu però sull'analogico che abbandonò per primo in Italia, essendo molto più costoso e dispendioso del digitale. Grazie a Ben Ammar e le sue scelte coraggiose, Sportitalia è potuta andare avanti, anche grazie alla crescita del digitale terrestre, oggi ineluttabile. Nel 2008 scadeva l'accodo di Interactive Group con Ben Ammar e dal 1° Gennaio, Interactive Group, noleggiando il brand Sportitalia, è divenuta editore di questo canale. Un passo importante per camminare sulle proprie gambe: "Sportitalia deve farcela da sola". E l'unico modo è la pubblicità: dal 2007 è gestita da Solosport (sempre del gruppo di Bogarelli, ndr).
L'obiettivo è di essere in 10 milioni di case tra DTT e satellite (tramite Sky), un recupero importante dopo l'abbandono dell'analogico. Una ricerca Macno afferma che 3 milioni di persone si sintonizzano abitualmente sui due canali Sportitalia. La fiducia del pubblico c'è per un'offerta tematica che deve convincere anche il mercato pubblicitario.
 
18.17 - Si passa alle tv locali, rappresentate da FRT e Aeranti-Corallo nelle persone di Maurizio Giunco e Marco Rossignoli, autodefinitisi i "Cip e Ciop dell'emittenza locale". Il discorso si apre col legame con il territorio e la popolazione, gli sbocchi professionali per i tantissimi giovani giornalisti, tecnici, ecc.., per quella che è una componente essenziale del panorama televisivo italiano. Sulla conversione al digitale ci saranno ingenti costi per l'adeguamento degli oltre 8mila trasmettitori, stimata su 530 milioni di euro.
Viene poi spiegato il ruolo delle tv locali, sia nella produzione di programmi d'informazione, sia nel successo di pubblico grazie ai dati di ascolto. Le tv locali sono anche operatori di rete e, col digitale terrestre, sarà sempre più possibile creare nuovi palinsesti tematici su tutto quello che è legato al territorio. Inoltre, alcune tv locali stanno sperimentando nuovi progetti, anche a pagamento, nonché in accordo con le pubbliche amministrazioni locali.
 
18.28 - Parte uno spot con l'offerta variegata dei tantissimi operatori televisivi locali.
 
18.36 - Un video su ABCintroduce il "nuovo arrivato" nell'offerta digitale terrestre. Si tratta del nome del canale del consorzio Alphabet, vincitore dell'asta del 40% Agcom. Nello spot si parla di anche di aplicazioni interattive nonché di una tessera ABC, segno che i suoi contenuti - come previsto - saranno anche a pagamento.
 
Dopo ABC vengono mostrati filmati su Cartoon Network, Class News, Coming Soon, Disney Channel, Playhouse Disney, K2 (del gruppo Jetix, anch'essa vincitrice dell'asta Agcom), Sat2000 e Hiro.
 
18.49 - Mulé specifica che questi canali sono tutti rientrati nell'asta del 40% dell'Agcom sui multiplex Rai e Mediaset (in realtà Hiro, essendo Mediaset, ne è escluso, ndr).
 
18.50 - La parola ora va a Bianca Papini, Dgtvi, per parlare più specificatamente della tecnologia. La peculiarità del DTT rispetto alle altre forme di tv digitale rende inevitabile la necessità di mantenere un unico apparato per l'accesso alla tv digitale terrestre. Il DGTVi ha subito cercato di rendere operativo il tutto: viene quindi spiegata l'origine del bollino blu per i decoder già pronti alla tv a pagamento che in quegli anni stavano lanciando Mediaset e La7.
 
18.56 - Viene quindi raccontanta la storia del digitale terrestre italiano, visti dalla parte degli apparati. Si parla quindi dei primi decoder venduti con l'incentivo statale fino ad arrivare alle tv di ultima generazione, dotate dell'apposito Bollino Bianco, con tuner DTT integrato e potenzialmente in grado di ricevere i programmi codificati, grazie all'utilizzo della CAM.
 
19.00 - Il Bollino Bianco, presentato in precedenza, è transitorio. Le case madri che hanno aderito ad adottare le nostre specifiche sono la quasi totalità di quelle attive sul mercato italiano. L'ultimo step (ottobre 2008) è la pubblicazione di un libro di specifiche, fatta da DGTVi e HD Forum, che stabilisce le caratteristiche dei decoder ad alta definizione. Sarà quindi pronto un bollino non tecnologico, ma di conformità dei prodotti offerti rispetto a quanto erogato dai broadcaster.
 
19.03 - Ultimo argomento tecnico è l'interattività: viene fatto un confronto, tra i televisori attualmente nelle case degli italiani (dove l'unica interattività è quella del televideo) e quelli interattivi che guardano al futuro: questi ultimi permetteranno una completa ristrutturazione della televisione che supererà i limiti dei vecchi televisori.
 
19.06 - Sale sul palco Enrico Manca, Presidente della Fondazione Ugo Bordoni. Dopo i preamboli istituzionali, sul ruolo della Fondazione Bordoni nel campo del digitale terrestre, si parla della Sardegna, definito un "vero e proprio laboratorio sperimentale" per il futuro della televisione. Continuano poi gli impegni a nome della Fondazione Ugo Bordoni in questo processo, dopo il passaggio alla presidenza (Manca è stato eletto presidente solo prima di Natale, ndr). Tra i temi trattati si segnala ancora il digital divide e il masterplan sulla transizione allo switch-off.
 
19.22 - Variazione sul programma, interviene il presidente DGTVi Andrea Ambrogetti per annunciare lo spot della campagna pubblicitaria sullo switch-off avente per slogan "Ci siamo".
 
19.25
- Viene mostrato anche il backstage dello spot, e poi i saluti conclusivi per questa prima giornata. L'appuntamento con la conferenza nazionale DGTVi è per domani alle 10.
 
Diretta curata da
Giorgio Scorsone

con la collaborazione di
Simone Rossi


Lo spot della campagna pubblicitaria DGTVi
che informa sullo switch off alla tv digitale terrestre.

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